Nato a Philadelphia nel 1950, Steve McCurry studia cinema e storia alla Pennsylvania State University. Dopo una collaborazione di due anni come fotografo con un giornale locale decide di recarsi in India per qualche mese e comporre il suo primo vero portfolio con immagini di questo viaggio. Inviato su mille fronti di guerra, da Beirut alla Cambogia, dal Kuwait all'ex Jugoslavia, all'Afghanistan, Steve McCurry si è sempre spinto in prima linea rischiando la vita pur di testimoniare gli effetti e le conseguenze dei conflitti in tutto il mondo.
Ogni suo ritratto racchiude un complesso universo di esperienze, storie, emozioni, dolori, paure, speranze. «Ho imparato a essere paziente. Se aspetti abbastanza, le persone dimenticano la macchina fotografica e la loro anima comincia a librarsi verso di te», spiega McCurry.
La mostra e'a Santa Maria della scala, una location unicamente suggestiva che rende immensi gli scatti esposti.
E'possibile seguire il percorso del l'esposizione con un audio guida e al termine dello stesso assistere alla proiezione di un filmato nel quale viene raccontata la ricerca avvenuta in questi ultimi anni della bambina afgana diventata l'icona che lo ha reso famoso in tutto il mondo.
Il resto del pomeriggio lo abbiamo trascorso a gironzolare per i vicoli di Siena, già immersa in pieno clima natalizio.
Una giornata da 3.000 calorie visto che tra trattorie e gastronomie c'è da sbizzarrirsi!
Una città incastonata tra le colline che tutto il mondo conosce principalmente per il suo palio ma che in realta'brilla in ogni momento dell'anno.
La mostra e'stata prolungata fino al 06 gennaio, se avete tempo mettetela nella vostra Moleskine, ne vale veramente la pena!
Vi lascio due indirizzi molto validi.
Per pranzo ottimo e estremamente vicino alla mostra:
OSTERIA BOCCON DEL PRETE
VIA S.PIETRO 17
SIENA
Se invece cercate una gastronomia di prodotti tipici tappa tassativa qui:
ANTICA PIZZICHERIA
AL PALAZZO DELLA CHIGIANA
VIA DI CITTA' 93-95
SIENA
Non mi è stato concesso scattare foto..ma si sono fatti perdonare con un bicchiere di vino e svariati assaggi di salumi tipici.
Un brindisi ai miei trigliceridi..cheers!
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